L’uomo ha bisogno di qualcuno da odiare

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L’uomo ha bisogno di qualcuno da odiare.

Che frase scomoda.

Che idea triste.

Che verità.

Eh sì, perché non è teoria questa: è pratica.

Nella “pratica” è quotidiana la necessità umana di avere qualcuno contro cui scontrarsi, qualcuno che non sia “dalla propria parte”, qualcuno diverso dal gruppo, diverso da noi e per questo: da odiare.

Vi infastidisce questa parola: odiare.

Vero?

Vi turba, ma non lo fa perché sia un’affermazione ridicola, sotto sotto voi lo sapete, vi turba perché vi pizzica l’anima.

Vi tocca proprio quello: il nervo scoperto.

Quel nervo che abbiamo sempre esposto, sempre in balia dei venti, quel nervo che non c’è giorno che non lo faccia: male.

Ah se fa male, basta che sia sfiorato per farla arrivare: la fitta.

Siamo costantemente un fascio di nervi coperti da carne, ma quello è diverso, non è protetto: è esposto.

Esposto a tutto.

Così giornalmente ci rifugiamo “nel nostro”, che sia un gruppo di semplici amici, la famiglia, un partito, una confessione religiosa, una professione, una squadra di calcio…

Ci rifugiamo in qualcosa che ci possa rappresentare, in qualcosa che ci accomuni agli altri, che ci faccia sentire l’appartenenza.

L’appartenenza.

Abbiamo così tanta necessità di sapere di “appartenere” a qualcosa, che ci dimentichiamo che prima dovremmo essere certi, per lo meno, di appartenere a noi stessi.

Al contrario, carichi di debolezza cerchiamo la forza negli altri, ci spalleggiamo e sosteniamo tra pari, siamo sereni quando apparteniamo a quel “qualcosa”.

Tutto ciò che sta fuori è diverso.

Tutto ciò che sta fuori non conosciamo e non ci appartiene, tutto ciò che da fuori vuol provare ad entrare: si teme.

Teniamo l’estraneo che rovinerà l’equilibrio, temiamo l’estraneo che non conosciamo: lo disprezziamo.

Mossi dal timore lo sappiamo: tutto ciò che sta “fuori” è facilmente detestabile.

Certo, mica si detesta tutto.

Ma è anche vero che protetti dalla coperta dell’appartenenza sia più semplice iniziare a farlo: disprezzare il diverso.

Da disprezzare ad odiare è un passo.

Basta un passo.

Ed eccovi convinti:

< bisogno di qualcuno da detestare>.

Conoscete il sinonimo di questa parola?

Allora riformuliamo il concetto:

<L’uomo ha bisogno di qualcuno da odiare>.

Il giostraio ti propone un brano da ascoltare dopo la lettura.

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