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Aveva preso l’estintore.
Staccato il tubo nero per liberare la leva.
L’aveva stretto tra le mani, le mani sudate.
Il dubbio, era giunto il dubbio: cosa fare?
Spegnere l’incendio o lasciarlo divampare.
Alimentarlo no, quella non era una valida opzione.
Le prime due invece sì, lo erano proprio.
Secco; l’ambiente si stava facendo secco.
Fumo, fuoco e fiamme.
Dividerli, questa volta non pareva proprio il caso.
Era giusto così, che esplodessero, che la lingua repressa si facesse fuoco, bruciasse e lo facesse: male.
Dovevano farsi male, vicendevolmente male e, forse, avrebbero smesso di farlo a se stessi; a lui.
Lui che l’aveva sempre fatto: intervenire.
Lui che con le mani tremanti, sudate, l’angoscia nel cuore, in bocca l’amaro sapore della vergogna, si era fatto estintore.
Eh sì, aveva agito soffocando le fiamme della discussione, togliendo ossigeno alle loro parole.
Facendosi schiuma bianca: distrazione.
Questo faceva ogni volta, interveniva, li distraeva e alla fine li ammansiva, ma la quiete durava poco, troppo poco.
Loro non avevano mai imparato.
Questa volta invece no.
L’estintore l’aveva posato e che lo facessero pure: litigassero e lo facessero bene, fino in fondo, fino a trovare la pace.
Fino ad arrabbiarsi tanto, quel tanto che serviva.
Fino a capire che nella vita è così semplice fare del male, che è così semplice perdere la pazienza e litigare, che chi fa la voce grossa non è un “Grande Uomo”, uno che non si fa mettere i piedi in testa, anzi, se li mette da solo.
La vita è faticosa, complicata, ha le sue difficoltà.
Una di esse è proprio riceverlo e farlo: il bene.
Lui voleva solo il loro bene, ma aveva compreso che per abbracciarlo, farlo proprio, si doveva sfiorare; conoscere il male.
Perché il bene non è una cosa semplice.
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Con questo giro di giostra vorrei augurarvi ogni bene.
Perché il bene non è semplice, ma è ciò che di più importante possiamo donare al mondo.
Questo Natale regalate cose, ma anche altro, regalate il bene.
Grazie di cuore a tutti per avermi accompagnato fin qui, un abbraccio.
Il giostraio ti propone un brano da ascoltare dopo la lettura.
Francesco Renga – Il bene: