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Voglio viverti.
Voglio vivermi.
Questo è ciò che voglio, voglio viverti per vivermi, per vivermi felice.
Per sentire che la mia vita è bella, ha una direzione: un senso.
Ma attenzione, non significa che la mia vita abbia un senso solo perché ho qualcuno accanto, solo perché non sono sola.
No no.
La mia vita ha un senso, una direzione, perché ho trovato il mio nord.
Sei tu: il mio nord.
Ho trovato ciò che attira l’ago della mia bussola, ho trovato ciò che è “un mezzo per un fine”.
Tu sei il mio nord, il mio mezzo, mi guiderai verso il fine ultimo di ogni essere umano, verso l’ambizione più grande, verso la serenità, i sorrisi, la realizzazione, l’appagamento.
Mi guiderai quando mi crederò persa, tu sarai sempre lì, sempre il mio nord, mi rialzerò, l’ho già fatto.
Non sei una presenza che schiaccia.
Sei leggero.
Non sei un maestro che devo ascoltare senza poter contraddire.
Sei il mio nord, l’ho capito, la mia bussola punta verso te, ma sono io che scelgo se intraprendere e continuare il cammino.
L’ho fatto, ho scelto te: il mio nord.
Non mi hai tolto nulla, non hai preteso nulla, ma ci sei.
Ci sei da sempre.
Ecco perché sei il mio nord.
Ecco perché sei il tramite per la mia felicità.
Ecco perché ho capito un’altra cosa.
Lo so, non c’è bisogno che tu lo dica.
Taci.
Taci perché non hai bisogno di parlare.
Non sto peccando di superbia.
Sono umile, ma l’ho capito.
Taci.
Io sono il tuo nord.
Io sono ciò che guida la tua bussola.
Ecco perché il mio cammino non è stato lungo e complicato, ecco perché ho faticato la metà, perché tu mi sei venuto incontro.
Ho il mio nord accanto, l’ho trovato.
Ho provato emozione nello scoprire di essere anch’io il nord di qualcuno: il tuo nord.
Ora viaggeremo assieme, in equilibrio, avanti sempre, senza arrendersi, senza perdersi, ti ho accanto, mi hai accanto.
Ecco perché ho trovato il nome per definire il nostro viaggio.
Per definire ciò che ci è successo.
Ecco perché ti ho detto di tacere.
L’ho capito.
Lo capisco ogni giorno.
Tu sei il mio nord, ti ho scelto, ho scelto di seguirti.
Io sono il tuo nord, mi hai scelto, hai scelto di seguirmi.
La nostra bussola ora punta ovunque noi si voglia andare, siamo liberi, liberi di viverci, liberi di rincorrere la vita, ma la serenità l’abbiamo accanto, ci siamo trovati.
Il nome del nostro viaggio?
Amore.
L’amore non fa prigionieri, l’amore non distrugge, l’amore si sceglie in due, si viaggia l’uno verso l’altro, poi assieme, si sceglie l’amore, dopo aver trovato, seguito, il nord.
Il nord ci mostra solo la sua presenza, la direzione, spetta a noi scegliere di seguirla, spetta a noi venirci incontro, spetta a noi scegliere l’amore.
L’amore non si può definire, ma se non è basato sull’incontro reciproco, se manca il nord, si sa, non è amore.
L’amore non si definisce, ma quando c’è, si capisce.
Il giostraio, pur non essendo un grande intenditore di musica, né conoscitore della storia personale di ogni singolo artista, vi propone un brano da ascoltare dopo la lettura.
N.B. la canzone, come sempre, è stata cercata e scelta dopo aver scritto il giro di giostra e non viceversa.
Lucio Battisti – Un’avventura: