Sono polvere sparsa sulla tua essenza, sono la polvere che c’è ma non si vede, sono il rammarico di un’opportunità sfumata.
Sono ciò che sul tuo non agire si è sedimentato, sono quel qualcosa che hai lasciato ed ora è perso, andato.
Sono quel numero di telefono che hai scritto sopra a quel foglio, sul treno dimenticato.
Sono quell’ultimo biscotto che avevi lasciato per gustarlo in un secondo momento, ed è rimasto là, sul fondo del sacchetto.
Sono ogni secondo della vita in cui tu non sei stato sincero con te stesso, in cui per convenienza o dovere, ti sei piegato.
Sono la donna dal vestito di bronzo e le calze velate che hai scorto tornando a casa per le vie del centro, la donna che da quel giorno hai amato, ma che mai hai avvicinato.
Sono una caramella, quella che da bambino ti era stata offerta dai nonni, affinché smettessi di piangere per quella macchinina rotta, ma che tu, preso dal pianto, hai rifiutato.
Sono la finestra che avrebbe regalato un paesaggio indimenticabile, la sensazione di avere la città ai propri piedi, alla quale però, per timore dell’altezza, non ti sei mai avvicinato.
Sono la tenda che non hai mai scostato.
Sono l’insieme delle scelte che hanno portato alla tua vita di oggi, non agendo in quei momenti, hai agito ugualmente, hai scelto altro, un’altra vita.
Sono la scelta che hai fatto e ti ha portato all’oggi.
Sono te.
Il risultato di tante scelte che sembravano superflue, come quella caramella che non hai accettato, ha segnato il tuo carattere, ti ha reso forte e determinato, una caramella, avresti mai immaginato che sarebbe stata capace di segnare e delineare nettamente il tuo stesso essere?
Tante scelte nella vita portano a quel che siamo, piccole scelte che sommate fanno di noi un essere umano unico, raro, tutti hanno una caramella rifiutata nel proprio passato che ha definito l’uomo e la donna che sono diventati.
Il giostraio, pur non essendo un grande intenditore di musica, né conoscitore della storia personale di ogni singolo artista, vi propone un brano da ascoltare dopo la lettura.
N.B. la canzone, come sempre, è stata cercata e scelta dopo aver scritto il giro di giostra e non viceversa.
Non ho trovato una canzone che calzasse perfettamente al giro di oggi, ho scelto questa, spero vi piaccia e se avrete consigli, sarò felice di accoglierli.
Edoardo Bennato – L’isola che non c’è: