Sogno un posto in cui, in coda al supermercato, colui che mi è dietro, non inizi ad avere fretta di passare, non mi si appiccichi addosso premendo sulla schiena, non mi dia una gomitata mentre carica la sua spesa sul rullo della cassa per fare più in fretta possibile, che poi, la cassiera deve ancora chiudere il conto della signora che è davanti a me.
Sogno un posto in cui, in coda per entrare in un museo, non ci si spinga, cosa servirà mai farlo me lo devono spiegare, tanto l’ordine d’ ingresso delle persone non cambia, la quantità di persone che si ha davanti neppure, appare solo più schiacciata e nervosa.
Sogno un posto in cui, se sei al mercato, tutti non ti si struscino addosso, non ti prendano a spallate, perché, essendo troppo impegnati a correre nella loro direzione, non si accorgono della tua presenza.
Sogno un posto in cui, sempre in coda, con il biglietto del cinema pagato e il sedile già prenotato, non si faccia una gara a “chi entra prima” tanto poi si entrerà tutti e il sedile che hai prenotato sarà sempre quello, mica cambia.
Sogno un posto in cui non preoccuparmi del “furbetto” che mi passa davanti al banco dei formaggi.
Sogno un posto in cui non devo sgomitare per affermare la mia presenza, come ad un concerto, quando per fortuna o perché si è arrivati prima di tutti, ci si ritrovi in prima fila, le mani strette attorno alla fredda transenna, con l’opportunità di fissare negli occhi l’artista che vi sta donando la sua voce, la sua arte e qualcuno si intrufola tra voi e quella fredda transenna.
Sogno un posto in cui, se dal quel palco, lanciano un regalo al pubblico, non si cerchi di afferrarlo, neanche fosse un tozzo di pane raffermo in carestia, fregandosene del male fisico che una gomitata in faccia possa fare all’altro, fidatevi, fa male.
Sogno un posto in cui se si è in coda, in giro, ad un concerto, si presti attenzione agli altri, si rispettino gli altri, come persone che occupano il giusto spazio nel mondo, che non si debbano fare necessariamente piccole, schiacciate dall’irruenza altrui.
Sogno un posto in cui vi sia altruismo, in cui si accetti che qualcuno possa anche venire prima di noi, ma non per questo, noi, si sia meno importanti.
Sogno un posto, il mio posto, nel mondo.
Ora ti consiglio di ascoltare: C. Cremonini – Mondo