Essere piccoli, più di una formica, più della capocchia di uno spillo, questo fa pensare il girovagare per il mondo online, così, tornando nell’offline ci si guarda attorno in una piazza gremita e si pensa che questa piazza, con le sue persone, rappresenti una lacrima nel mare della vita.
Così piccini che nulla sembra alla portata della nostra volontà, migliorare il mondo si può, ma farlo iniziando da soli?
Oh no, proprio no, impossibile da pensare, figuriamoci da fare.
Poi c’è quel piccolo uomo che diventa grande e tutti di colpo ascoltano, ma come avrà mai fatto a raggiungere la cima?
Quel piccolo uomo risponderebbe che non lo sa, si è impegnato, ha consumato stress, mangiato “no!” ed è inciampato in un “sì”.
Se non si comincia neppure la rivoluzione non verrà da sé, non è un’entità superiore, è fatta di piccoli gesti che, nell’eco del ripetersi, diventano grandi.
Ogni giorno, ciascuno di noi pone in essere la sua piccola rivoluzione, spegnendo la TV, accendendo la radio, uscendo a correre, andando a fare la spesa e scegliendo tra gli scaffali prodotti diversi da quelli che comprava sino a ieri.
Innumerevoli sono i gesti che sembrano inutili, ma sono importanti e cambieranno il mondo, continuare a leggere libri stampati o non leggerli più, cambierà la storia, siamo tutti pezzi di storia, siamo noi che guidiamo il cambiamento, il difficile è continuare ad essere noi stessi, senza farsi travolgere dal mutamento voluto ed imposto da altri.
Per evitarlo, sarà utile alzare la testa durante il cammino e controllare che la strada che abbiamo imboccata sia quella che avevamo scelto per noi.
Ogni azione è potenzialmente l’inizio di qualcosa di grandioso.
Siamo piccoli, ma i piccoli sommati fanno la massa, peccato che la massa sia inconsapevole della propria forza, oppure consapevole, ma incapace di unirsi per un unico fine.
Il gesto di uno, sommato agli altri, porterà alla vera rivoluzione, al vero cambiamento, di qualsiasi rivoluzione si voglia parlare, rivoluzionare un ordine sociale, le abitudini, lo stile di vita.
Guarda il tuo vicino, magari, silenziosamente, ha già cominciato a cambiare senza aspettarsi una reazione immediata, come quando si inizia a voltare la pagina di un libro, le parole non si leggono immediatamente, si svelano, man mano, fino a mostrare il foglio appoggiato sulle pagine già lette.
Questo dobbiamo cercare di fare ogni giorno, iniziare a voltare la pagina di ciò che non corrisponde più al nostro volere e lentamente il cambiamento apparirà chiaro, nero su bianco.
Scommettiamo che possa essere possibile, realizzabile?