Una palla che rotola sul bagnasciuga, due occhi azzurri che, brillando, si perdono fra le onde del mare.
Le dolci carezze dei capelli d’arancio che il vento spinge sul viso.
La pelle candida, calda, risplende e pizzica al sole, come pizzica in inverno sotto la lana.
Gli occhi azzurri ora chiusi lasciano spazio ai profumi: la crema solare al limone si mischia al pesto e al parmigiano su un piatto di pasta.
I profumi si perdono nei rumori che sanno di vita.
Un pianto, un capriccio, un rimprovero lontano, non rovinano il momento.
Suda l’uomo vestito elegante seduto al tavolo del ristorante “Sapore di mare”.
Sogna e assapora la spiaggia, così vicina da poterla assaggiare, sfocato miraggio è il poterci andare.
I soldi sul tavolo, lo sguardo all’uscita.
La pausa è finita si torna al lavoro.
Una sedia ora vuota resta in attesa.
Una palla rossa ancora si culla sul bagnasciuga, aspetta qualcuno che voglia giocare.